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François berthoud

Un sax urla alla luna il suo lamento di cristallo incandescente.
Le note squarciano la notte, in filamenti di polvere di stelle.
Un cane si volta mentre si allontana e continua a voltarsi, con la coda abbassata, come se avesse capito che non è aria.
E invece è aria, che sale dai polmoni come un desiderio feroce che diventa suono che diventa voce che diventa colore.
Il colore delle case decò di Porta Romana poco prima dell'alba.
Il colore della nostra città improvvisamente silenziosa, in attesa di un nuovo giorno di lavoro, lacrime, felicità e sogni.
Il colore delle nostre borse, che non sono canzoni e nemmeno poesie, ma hanno dentro dedizione, cura, passione: emozioni vere.